Chiesa di Sant’Antonio
Edificio storico
E’ l’edificio religioso che chiude scenograficamente piazza Ettore Alpi,posto alla sommità delle rampe di scale che abbracciano la vasca.
La piccola chiesa presenta una navata unica preceduta da un porticato a tre archi di arenaria,e le sue origini sono riconducibili all’inizio del 1500 quando risulta l’esistenza in loco di un edificio utilizzato per le assemblee pubbliche.
L’assetto attuale è comunque riconducibile al 1600 come dimostrano i caratteri architettonici e gli arredi. All’interno si trovano tre altari con tele e stucchi del ‘600.
La pala dell’altare maggiore particolarmente complessa,è suddivisa in due parti. In quella centrale si trovano Sant’Antonio da Padova, San Carlo Borromeo, San Marco con il leone, inginocchiati su una nuvola. La scena è contornata da tredici riquadri raffiguranti i miracoli di Sant’Antonio.
Sull’altare di destra campeggia una tela con un San Cristoforo di grandi proporzioni,con il Bambino sulle spalle. Sulla sinistra è raffigurato San Bernardo e a destra San Iacopo
.
Sull’altare si sinistra è posta una tela raffigurante l’apparizione della Vergine col Bambino,posti su una piccola nuvola, a quattro Santi. A sinistra san Tommaso d’Acquino con alle spalle San Francesco,a destra Santa Monaca con alle spalle Santa Rosa da Lima.
La particolarità di queste tele,al di là dell’aspetto artistico,sta nella rappresentazione di alcuni santi estranei all’iconografia della valle del Senio.
Sull’altare maggiore è visibile un baldacchino ligneo molto compromesso,comunque di interessante fattura
Gli arredi ancora visibili nella chiesa consistono in due armadi seicenteschi a due ante di legno di castagno,di grande pregio,che fungevano da separazione fra la zona dell’altare,rialzata rispetto al resto della chiesa,e la zona destinata ai fedeli..
Un confessionale coevo e panche di legno di castagno del 1800 completano l’arredamento.
Spiccano poi una Via Crucis in ceramica policroma del maestro Tito Chini,recentemente restaurata, risalente agli trenta del secolo scorso.
Infine al tardo ottocento risale il lampadario di manifattura veneziana,superstite di una coppia,che illumina la chiesa.
Il pavimento è in cotto con inserti in sasso e presenta quattro botole che conducono all’ampia cripta sottostante,utilizzata un tempo come ossario.
La chiesa è attualmente utilizzata come sede di iniziative culturali.